Il dipinto risale con grande probabilità agli anni in cui il celebre pittore si trasferì a Tivoli, dopo un breve passaggio romano, quindi intorno agli anni novanta del Seicento: ecco che si scorge il Tempio di Vesta insieme ad altri stilemi tipici della sua produzione di quegli anni come il caprone dalle corna ricurve e gli intensi effetti luministici giallo-bruni.
L'opera si presenta reintelata e in ottimo stato conservativo.