Importanti arredi francesi e dipinti di un collezionista romano

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Charles Le Brun
(Francia, 1619 - 1690)
d'apres

Manifattura Reale di Gobelins - Arazzo dalla serie "Les Enfants Jardiniers", Francia, inizio XVIII secolo

lana e seta
320 x 255 cm
Lo splendido arazzo in seta, raffigurante un bambino che vanga e un fanciullo che scuote l'albero di ciliegie, fa parte della serie conosciuta come "Les Enfants Jardiniers", eseguita a Lille dalla manifattura di Gobelins (fondata da Jean Baptiste Colbert, sotto Luigi XIV) all'inizio del XVIII secolo. I primi disegni per questa serie furono realizzati da Charles Le Brun nel 1664, il quale, in qualità di direttore delle manifatture di arazzi di Gobelins dal 1662 al 1690, supervisionò le varie tessiture della serie.

La prima tessitura, risalente al 1664, era composta da otto scene orizzontali raffiguranti putti impegnati in vari lavori di giardinaggio, oggi visibile al Pavillon de l'Aurore nel Parc de Sceaux a Parigi. In seguito Le Brun sviluppò diversamente questo concetto e trasformò la prima serie in allegorie delle Quattro Stagioni raffiguranti bambini, anziché putti, alle prese con  lavori di giardinaggio in elaborati giardini. Da questi disegni vennero tratte svariate serie di arazzi denominate appunto "Les Enfants Jardiniers".

A Gobelins, sotto la direzione di Le Brun,  vennero prodotte tre versioni di "Les Enfants Jardiniers", progettate da Sève le Cadet, partendo dai disegni del Direttore. Due di queste tessiture, completate entro il 1685, originariamente destinate al ministro Colbert, furono requisite dal re che le utilizzò come doni diplomatici. 
La prima commissione esclusivamente reale di questa serie risale però al 1703: questa tessitura, ora esposta a Versailles, era composta da 6 arazzi: Primavera, Estate, Autunno, Inverno, una versione aggiuntiva denominata "Grand Pieces du Printemps" e una versione chiamata "Petite Piece d'Automne". Dagli archivi dei Gobelins si può risalire a otto diverse tessiture della serie disegnata da Le Brun, effettuate tra il 1685 e il 1720.

L'arazzo qui presentato raffigura due bambini intenti a lavorare nel cuore di un magnifico giardino alla francese. Sullo sfondo, si scorgono architetture che richiamano i giardini classici, una ricca vegetazione e una fontana sulla sinistra. Il bambino, ritratto di tre quarti di schiena, vestito di rosso, appare identico nell'arazzo Le Printemps (Primavera) di cui dei vari esemplari è  conservato a Palazzo Pitti, a Firenze. L'altro fanciullo appare intento a raccogliere le ciliegie dall'albero, ed è ripreso dalla composizione per L'Été (Estate), di cui un esemplare è conservato presso il Mobilier National a Parigi. 

La bordura laterale dell'arazzo è arricchita da foglie di acanto intrecciate con ghirlande floreali e al centro, in alto, due leoni sorreggono lo stemma araldico di Bardo dei Bardi Magalotti (1630-1705), luogotenente generale delle guardie francesi (dal 1676) e governatore di Valenciennes. Bardo potè unire al suo cognome quello dello zio materno, Lorenzo Magalotti, a partire dal 1645 per autorizzazione regia, quest'ultima quindi ovvia data post quem per la realizzazione dell'arazzo, come si evince dal gonfalone in cui compaiono i due blasoni di famiglia uniti in un unico stemma araldico. Dalle fonti sappiamo che fin da adolescente potè acquisire profonda consuetudine sia con il re, Luigi XIV, che con Mazzarino, rapporto che si consolidò grazie alle numerose vittorie e partecipazioni militari ai servizi della corona francese. È per tanto possibile che l'arazzo fosse un dono reale, a suggello dello decennale amicizia e fedeltà sempre dimostrata da Bardo Magalotti.

Un aspetto notevole di questo arazzo è la freschezza dei suoi colori, che si sono mantenuti straordinariamente vividi grazie alla qualità della tessitura. L'opera si trova in ottimo stato di conservazione e ha beneficiato di un restauro di manutenzione.

Provenienza: 
Galleria Piero Betti, Via del babuino, Roma; 
Ivi acquistata dall'attuale proprietà.

Bibliografia di riferimento: 
M. Fenaille, État général des tapisseries de la manufacture des Gobelins, Paris, 1903, p. 92, ill. 1; 
J. Vittet, A. Brejon de Lavernée, La collection de tapisseries de Louis XIV, Dijon, 2010.
"Le Printemps. Primavera. Arazzo. 1700 - 1799 (?)", Palazzo Pitti, Firenze, in Catalogo generale dei Beni Culturali, URL: https://catalogo.cultura.gov.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0900646553 
23/04/2025 01:02:41
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