L'opera è tratta dal dipinto della Cena in Emmaus che il professor Riccardo Lattuada ascrisse al catalogo di Luca Giordano nel 2013, contestualmente al passaggio in asta del quadro da Dorotheum (15 Ottobre 2013, lotto n. 576).
Il pittore del dipinto qui presentato, seguace di Giordano, ne recepisce in maniera evidente i tratti cromatici veneti (in particolare Tintoretto e Veronese che il Maestro studiò profondamente), evidenziandone però un luminismo più scuro, non presente nell'opera di Giordano.
Dal punto di vista conservativo il quadro presenta diverse parti ridipinte, sia sullo sfondo, che sul volto e sul manto di Cristo. Inoltre l'apostolo di sinistra e l'oste mostrano ritocchi in più punti. Una vasta rete di crettature attraversa tutta la superficie pittorica. In cornice