Il dipinto qui presentato raffigura il mito, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, di Nettuno e Coronide.
La fanciulla, nel II Libro, racconta personalmente la sua triste vicenda: figlia di straordinaria bellezza di Coroneo, fu presa con violenza da Nettuno. Non riuscendo a opporglisi, cade vittima del Dio, ma rivolge preghiere affinché qualcuno la aiutasse. Minerva risponde alle sue suppliche e il corpo della fanciulla inizia così a ricoprirsi di piume nere.
Nella tela viene descritto il momento esatto in cui la giovane, per sfuggire alla violenza del Dio del Mare si sta già trasformando in corvo, come si può notare dalle ali nere che stanno prendendo il posto delle braccia, grazie all'intervento di Minerva che ferma l'impeto di Nettuno.
La tela, che purtroppo ha subito evidenti danneggiamenti, è di grande interesse sia per il soggetto, raramente rappresentato, che per la qualità pittorica.