In questo bel ritratto -in cui si intrecciano influenze nordiche e sensibilità toscane- i dati di stile, il peculiare uso delle luci e dei contrasti chiaro-scuri ci inducono a datare l'opera alla prima metà del XVII secolo.
Al contempo la modalità descrittiva della fisionomia dell'effigiato e la meditata impostazione della figura suggeriscono il nome del maestro bergamasco Carlo Ceresa (San Giovanni Bianco, 1609 - Bergamo, 1679). Entro cornice